Il XIV Festival delle Professioni del Cinema di Spello si arricchisce di due mostre significative curate da Giorgio Flamini e Maria Paola Buono, allestiste negli ambienti situati all’ultimo piano del Palazzo comunale e negli spazi espositivi in Piazza della Repubblica.
La prima esposizione è un vibrante incontro tra costumi, maschere teatrali e video, presenta inoltre i ritratti ad acquerello della pittrice romana Paola De Rosa, che catturano l’essenza degli sguardi di detenuti e sorveglianti. Questi ritratti, concepiti nel 2019 per il progetto “Wafer Ostia e Vittima”, si affiancano ai costumi della Compagnia #SIneNomine, teste di Minotauro e locandine di spettacoli realizzati per il festival di Spoleto negli anni dall’associazione Teodelapio. Le opere esposte sono frutto dell’operato di un laboratorio di scenografia teatrale e cinematografica attivo da 25 anni presso la Casa di Reclusione di Spoleto, un luogo di creatività e trasformazione il percorso di secondo livello artistico dell’IIS Sansi Leonardi Volta. Negli spazi espostivi in Piazza della Repubblica, è ambientata una mostra fotografica immersiva che celebra le produzioni teatrali che hanno animato Maiano nel programma del Festival dei Due Mondi di Spoleto, al Salone internazionale del libro di Torino e in altre rassegne teatrali nel paese. Le immagini, realizzate da fotografi di talento come Vinnie Porfilio, Maria Paola Buono, Kim Mariani, Antonello Zeppadoro, Nicoletta di Cicco Pucci e Irina Mattioli, immortalano la vita pulsante della Compagnia #SIneNomine e le sue molteplici produzioni teatrali intra ed extramoenia. Vigilano sulle foto di scena e laboratorio 20 ritratti realizzati da Vinnie Porfilio, fotografo della Compagnia che fissano il visitatore nel proprio immobilismo da posa e condizione. Le stampe, già esposte in contesti urbani come Tevereterno a Roma e Je est un autre a Spoleto, realizzato in collaborazione e con il contributo di Rai Sostenibilità esg, raccontano la storia della Compagnia, dalla sua nascita con “Sorveglianza Speciale” di Jean Genet, fino alle recenti produzioni che continuano a incantare il pubblico che accede a Maiano durante il Festival di Spoleto. Il progetto #SIneNomine ha preso vita nel 2012 come un laboratorio teatrale della Teodelapio, coinvolgendo inizialmente quindici detenuti. Negli anni, grazie alla sensibilità della Direzione dell’area trattamentale e della Polizia Penitenziaria, la comunità è cresciuta, accogliendo oltre cento partecipanti di diverse età e nazionalità, provenienti da vari circuiti di sicurezza. I membri del laboratorio si sono cimentati in ruoli variegati: da drammaturghi attori a aiuti scenografi, costumisti, registi e tecnici audio-video. Dopo il successo della prima esperienza, il progetto si è evoluto nella trilogia #MA#IA#NO#, comprendente tre spettacoli scritti in collaborazione con i detenuti: “Affettività Patetiche/Cattività Affettiva”, “Il Migliore dei Mondi Possibili (1980-2025)” e “Miracolo a Maiano”. Queste opere hanno trovato spazio nei programmi del 56°, 57° e 58° Festival dei Due Mondi, con nuove produzioni presentate ogni anno dal 2016 al 2024, l’ultima rappresentazione di una Creta persa nel proprio labirinto è stata rappresentata nella Casa di Reclusione di Spoleto a luglio del 2024. La direzione artistica del festival di Spoleto ha inserito nella sezione prosa gli spettacoli della compagnia e segue le fasi di produzione delle opere realizzate. La Compagnia #SIneNomine si avvale della collaborazione di artisti professionisti e mantiene un legame costante con attori e allievi della scuola di teatro Teodelapio. Con il supporto di figure come Euno Terni per le coreografie, il Coro Ad Cantus Vocale per l’aspetto musicale e Studio Flamenco Roma, il progetto, guidato da Giorgio Flamini, Sara Ragni e Pina Segoni ha avuto l’opportunità grazie alla sensibilità del direttore e del Magistrato di Sorveglianza di Spoleto, di portare il teatro oltre le mura carcerarie, esibendosi in città come Roma, Torino, Genova, Chieti, Calcata, Matera, Firenze, Foligno e Terni, sostenuta dalla Casa di Reclusione, dal Festival di Spoleto e dalla Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini, la Compagnia è gestita dall’Associazione Teodelapio. La mostra rappresenta un tributo alla dedizione e al talento di tutti coloro che hanno reso possibile l’esperienza straordinaria della Compagnia #SIneNomine. Un viaggio fotografico che narra storie di resilienza, creatività e trasformazione, invitando il pubblico a immergersi in questo affascinante racconto visivo. Nella programmazione del Festival del Cinema di Spello c’è il Docufilm Lo Cunto dei Ristretti, regia di Alberto Mascia, finanziato da Mic MiM su Monitor 440, Visioni Fuori Luogo, prodotto da Cesp Centro Studi per la scuola pubblica, Teodelapio, IIS Sansi-Leonardi-Volta . Un racconto sviluppato dalla Casa di Reclusione di Spoleto a Roma e Napoli, una riflessione sul ruolo della cultura, del teatro e della scuola nell’esecuzione penale interna al carcere ed esterna, una volta che il detenuto torna fuori.
Non perdere l’occasione di esplorare questa celebrazione dell’arte e della vita!