Referendum popolare 2025

Referendum abrogativi 8-9 giugno 2025

Decreti di indizione

DECRETI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 marzo 2025 .
PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N. 75

SI VOTA IN DUE GIORNATE: DOMENICA 8 GIUGNO 2025 dalle 7 alle 23 e LUNEDI’ 9 GIUGNO dalle 7 alle 15.

 

Il referendum popolare abrogativo, con la seguente denominazione: «Contratto di lavoro a tutele crescenti – Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione», è indetto sul seguente quesito: «Volete voi l’abrogazione del d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23, come modificato dal d.l. 12 luglio 2018, n. 87, convertito con modificazioni dalla L. 9 agosto 2018, n. 96, dalla sentenza della Corte costituzionale 26 settembre 2018, n. 194, dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145; dal d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14, dal d.l. 8 aprile 2020, n. 23, convertito con modificazioni dalla L. 5 giugno 2020, n. 40; dalla sentenza della Corte costituzionale 24 giugno 2020, n. 150; dal d.l. 24 agosto 2021, n. 118, convertito con modificazioni dalla L. 21 ottobre 2021, n. 147; dal d.l. 30 aprile 2022, n. 36, convertito con modificazioni dalla L. 29 giugno 2022, n. 79 (in G.U. 29/06/2022, n. 150); dalla sentenza della Corte costituzionale 23 gennaio 2024, n. 22; dalla sentenza della Corte costituzionale del 4 giugno 2024, n. 128, recante “Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183” nella sua interezza?».

Il referendum popolare abrogativo, con la seguente denominazione: «Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale», è indetto sul seguente quesito: «Volete voi l’abrogazione dell’articolo 8 della legge 15 luglio 1966, n. 604, recante “Norme sui licenziamenti individuali”, come sostituito dall’art. 2, comma 3, della legge 11 maggio 1990, n. 108, limitatamente alle parole: “compreso tra un”, alle parole “ed un massimo di 6” e alle parole “La misura massima della predetta indennità può essere maggiorata fino a 10 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai dieci anni e fino a 14 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai venti anni, se dipendenti da datore di lavoro che occupa più di quindici prestatori di lavoro.”?».

Il referendum popolare abrogativo con la seguente denominazione: «Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi» è indetto sul seguente quesito: «Volete voi che sia abrogato il d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81, avente ad oggetto “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’art. 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183” limitatamente alle seguenti parti: Articolo 19, comma 1, limitatamente alle parole “non superiore a dodici mesi. Il contratto può avere una durata superiore, ma comunque”, alle parole “in presenza di almeno una delle seguenti condizioni”, alle parole “in assenza delle previsioni di cui alla lettera a), nei contratti collettivi applicati in azienda, e comunque entro il 31 dicembre 2025, per esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva individuate dalle parti;” e alle parole “b-bis)”; comma 1-bis, limitatamente alle parole “di durata superiore a dodici mesi” e alle parole “dalla data di superamento del termine di dodici mesi”; comma 4, limitatamente alle parole”, in caso di rinnovo,” e alle parole “solo quando il termine complessivo eccede i dodici mesi”; Articolo 21, comma 01, limitatamente alle parole “liberamente nei primi dodici mesi e, successivamente,”?».

Il referendum popolare abrogativo, con la seguente denominazione: «Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione», è indetto sul seguente quesito: «Volete voi l’abrogazione dell’art. 26, comma 4, in tema di “Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione”, di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” come modificato dall’art. 16 del decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106, dall’art. 32 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modifiche dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, nonché dall’art. 13 del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, limitatamente alle parole “Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.”?».

Il referendum popolare abrogativo, con la seguente denominazione: «Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana», è indetto sul seguente quesito: «Volete voi abrogare l’articolo 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole “adottato da cittadino italiano” e “successivamente alla adozione”; nonché la lettera f), recante la seguente disposizione: “f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.”, della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante “Nuove norme sulla cittadinanza”?».

Cosa serve per votare

Al fine di recarsi alle urne e votare, il cittadino deve munirsi di:

  • tessera elettorale
  • documento di riconoscimento in corso di validità.

 

Tessera elettorale

È molto importante che prima delle prossime consultazioni referendarie dell’8 e 9 giugno 2025 che ognuno controlli:

– se è ancora in possesso della Tessera Elettorale

– se l’indirizzo scritto sulla Tessera è corretto

Ecco come comportarsi per ognuna di queste evenienze.

DUPLICATO

Se non si è più in possesso della Tessera Elettorale occorre richiederne un’altra compilando il modello e consegnandolo all’Ufficio.

PER RICHIEDERE UN’ALTRA TESSERA È POSSIBILE:

–recarsi personalmente all’Ufficio:

L’interessato si presenta all’Ufficio con un documento di riconoscimento e con il modulo di richiesta; la Tessera nuova viene consegnata immediatamente.

– delegare qualcuno:

La persona delegata deve presentarsi con un proprio documento di riconoscimento valido.

Deve consegnare il modulo di richiesta compilato e firmato dal delegante, accompagnato dalla fotocopia di un documento di riconoscimento, e una delega in carta libera; la tessera nuova viene consegnata immediatamente.

È anche possibile accordarsi con l’Ufficio perché la Tessera venga ritirata dall’interessato oppure da un delegato, che si deve presentare con un proprio documento di identità valido e una delega in carta libera.

AGGIORNAMENTO INDIRIZZO

Se si è in possesso di una Tessera Elettorale con un indirizzo da aggiornare o inesatto occorre telefonare all’Ufficio (Tel 0742 300050) per verificare la situazione e prendere gli accordi necessari.

Voto fuori sede

Sono state fornite le prime le indicazioni operative in ordine alla disciplina sperimentale per l’esercizio del diritto di voto da parte degli elettori fuori sede in occasione delle consultazioni referendarie dell’8-9 giugno 2025.

Sono ammessi a votare fuori sede gli elettori che per motivi di studio, lavoro o cure mediche si trovino in un comune di una provincia diversa da quella del comune di iscrizione elettorale per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la
data delle consultazioni.

Per poter esercitare il voto fuori sede, gli interessati devono presentare, al Comune di temporaneo domicilio, apposita domanda, utilizzando preferibilmente il modello in allegato e indicando l’indirizzo completo di residenza e di domicilio nonché, ove possibile, di un recapito di posta elettronica e numero di telefono.

Alla domanda occorre inoltre allegare:
– copia di un documento di riconoscimento in corso di validità;
– copia della tessera elettorale personale;
– copia della certificazione o di altra documentazione attestante la condizione di elettore fuori sede, e cioè della documentazione attestante le motivazioni di studio, lavoro o cure mediche per le quali l’elettore si trova temporaneamente domiciliato in un comune ubicato in una provincia diversa da quella del comune di residenza.
In analogia a quanto previsto per i cittadini italiani temporaneamente residenti all’estero per motivi di studio, lavoro o cure mediche che chiedono di votare per corrispondenza ai sensi della legge 27 dicembre 2001, n. 459 e s.m.i., la condizione di lavoratore, studente o sottoposto a cure mediche può essere autocertificata ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.

La domanda va presentata personalmente dall’interessato, ovvero mediante l’utilizzo di strumenti telematici o tramite persona delegata entro domenica 4 maggio 2025 nelle seguenti modalità:

  • direttamente presso lo Sportello del Cittadino in via Garibaldi n 19.
  • via mail/Pec all’indirizzo: comune.spello@postacert.umbria.it

La richiesta di ammissione al voto fuori sede può essere revocata con le medesime modalità entro il mercoledì 14 maggio 2025.

Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio Elettorale ai seguenti recapiti:

  • telefono 0742300030
  • mail: elettorale@comune.spello.pg.it

 

Voto italiani all'estero (AIRE)

Gli elettori italiani residenti all’estero iscritti all’AIRE votano per corrispondenza (Legge 27 dicembre 2001, n. 459, e regolamento di attuazione approvato con D.P.R. 2 aprile 2003, n. 104).

E’ tuttavia possibile per gli elettori residenti all’estero ed iscritti all’Aire  scegliere di votare in Italia presso il proprio comune di iscrizione elettorale effettuando cosiddetta OPZIONE che va comunicata in forma scritta all’Ufficio Consolare operante nella circoscrizione di residenza dell’elettore. Il termine ultimo per la presentazione della opzione del voto in Italia è il 10 aprile 2025 preferibilmente utilizzando il modello allegato.

Si ricorda che è a cura degli elettori verificare che la comunicazione di opzione spedita per posta sia stata ricevuta in tempo utile dal proprio Ufficio Consolare.

La scelta di votare in Italia può essere revocata con una comunicazione scritta da inviare o consegnare all’Ufficio Consolare con le stesse modalità sempre entro il 10 aprile 2025.

Voto temporanei estero

L’art. 4-bis, comma 2, della legge n. 459/0 l, modificato da ultimo dall’articolo 6, comma 2, lett. a), della legge 3 novembre 2017, n. 165 prevede che l’opzione di voto per corrispondenza degli elettori temporaneamente all’estero pervenga direttamente al comune d’iscrizione nelle liste elettorali entro il trentaduesimo giorno antecedente la data di votazione e quindi, entro il  7 maggio 2025, in tempo utile per l’immediata comunicazione al Ministero dell’’Interno.

L’opzione potrà pervenire al comune per posta, per tele fax, per posta elettronica anche non certificata, e potrà essere recapitata a mano anche da persona diversa dall’interessato.

Per quanto attiene ai contenuti e alle modalità di inoltro, la dichiarazione di opzione, redatta su carta libera e necessariamente corredata di copia di un documento d’identità valido dell’elettore, deve in ogni caso contenere l’indirizzo postale estero cui va inviato il plico elettorale ed una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti di cui al comma l del citato art. 4-bis, resa ai sensi degli articoli 46 e 47 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.

Peraltro, con riferimento al presupposto temporale della presenza dell’elettore all’estero per un periodo minimo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento della consultazione, si ritiene che la relativa domanda debba ritenersi validamente prodotta ove si dichiari espressamente tale circostanza, ed anche se l’interessato non si trovi all’estero al momento della domanda stessa, purché il periodo previsto e dichiarato di temporanea residenza comprenda la data stabilita per la vota zione.

Ciò, al fine di tutelare il diritto di elettorato attivo, garantendo comunque la corretta organizzazione e la regolarità del procedimento elettorale.

In allegato l’apposito modulo di opzione, utile per i suddetti elettori temporaneamente residenti all’estero che intendono esprimere il voto per corrispondenza.

E’ possibile contattare l’Ufficio Elettorale alla seguente e-mail: elettorale@comune.spello.pg.it

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