Fondo Antico della Biblioteca di Spello

Scheda a cura di Giulio Proietti Bocchini

Dopo il sisma del settembre 1997 il Fondo Antico della Biblioteca Comunale di Spello è stato chiuso e reso inaccessibile per lavori di recupero e adeguamento sismico dell’intero manufatto. Nel 2006 con il diverso assetto del Palazzo Comunale di Piazza della Repubblica, è stato approvato un progetto si ripristino e manutenzione straordinaria del vano contenente il fondo antico (ubicato al primo piano con accesso dalla Sala Petrucci), e attuate una serie di opere interne che hanno riguardato sia l’ambiente che le librerie e tutto il materiale librario.

Il FONDO ANTICO della biblioteca, è costituito da un unico ambiente e un arredo a boiserie che consta di 15 scaffalature aperte ripartite in 7 ripiani cadauna, dove il materiale librario è collocato per formato; le colonnine tra le scaffalature formano dei piccoli vani chiusi, con anta provvista di serratura, suddivisi in 8 ripiani adatti a volumi di piccolo formato e materiale sciolto.

Contenente circa 4000 volumi, fu costituita riunendo le biblioteche delle Corporazioni religiose soppresse dopo l’unità d’Italia (Convento dei Padri Minori Conventuali di Sant’Andrea e Convento dei Padri Cappuccini di San Severino in Spello). Il primo Catalogo dei Libri e dei Manoscritti è datato 16 ottobre 1861 all’indomani delle soppressioni delle corporazioni religiose a seguito dell’emanazione del primo Decreto Pepoli.
“Perla” della biblioteca, sotto l’aspetto bibliografico, è un incunabolo stampato a Venezia nel 1474. Le scaffalature, in legno dipinto ed in stile veneziano del sec. XVII, vi vennero trasferite dal convento di S. Andrea.

Dal mese di aprile 2009 il fondo sarà inserito nel circuito “Spello città riAperta” con la visita al Palazzo Comunale (info: 0742-30.22.39), durante i giorni feriali e per consultazioni rivolgersi all’Ufficio Cultura (0742-30.00.34/39).

 

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